dic 102006
 
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Rari temporali invernali fotografati in occasione del transito sul nord Italia di una figura di bassa pressione con aria etremamente fredda a media quota. (circa -30 a 500hpa) Nonostante l’ormai avanzato periodo stagionale, alcuni temporali riusciranno ugualmente a svilupparsi sfruttando l’elevato gradiente termico verticale provocato dal passaggio di aria fredda sopra un mare sempre e comunque tiepido anche nel pieno dell’inverno.

Sabato 9 dicembre una squall line in piena veste invernale colpirà la città portando qualche veloce rovescio e delle fulminazioni prevalentemente nube-nube. A suo seguito atmosfera slavata favonica con rotazione del vento dai quadranti settentrionali.

Domenica 10 dicembre la massa d’aria molto fredda a media quota staziona sopra le regioni del nord. Su Genova città è attiva una blanda ventilazione settentrionale che va in convergenza con una risacca meridionale sull’est della regione. Da metà pomeriggio alcuni cumuli prendono consistenza lungo questa convergenza generando modeste precipitazioni ma molto spettacolo.

L’atmosfera limpida e l’ora del tramonto coloreranno questi cumuli di brillanti tonalità dal giallo all’arancio demarcando ancor di più a convergenza presente sul golfo in quegli istanti.

9 dicembre 2006:

10 dicembre 2006:

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ott 092006
 
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Nella giornata di venerdì 15 settembre un minimo chiuso di bassa pressione si trova posizionato all’altezza del golfo del Leone condizionando il tempo del settentrione italiano. Alcuni modesti temporali marittimi interessano la Liguria sin dalla prima mattinata mostrandosi però più attivi sulla riviera di ponente ligure dove la presenza di un getto sud-orientale anche a 500hpa trascina i cluster temporaleschi verso quella zona della regione.

Nel pomeriggio un temporale molto più intenso degli altri investirà Genova andando controcorrente rispetto alla circolazione dei venti presente alle quote superiori. Poco prima della sua formazione alcuni cumulonembi verranno trasportati dal vivace getto d’alta quota da est verso ovest. Dopo poche decine di minuti dall’ammassamento di questi temporali minori sul ponente, ha preso forma una immensa nube temporalesca con una struttura “rara” da vedere sulla mia regione.

Una grossa shelf striata, formata da bande di condensazione impilate le une sopra le altre quasi a formare un “muro” di vapore prende consistenza sulla periferia ovest della città.

Proprio in quegli attimi dal mio punto di osservazione a S.Fruttuoso alta, un forte vento di inflow da sud-est è stato catturato all’interno della nube ed il temporale la quale ha compiuto grossi passi in avanti sino a colpire Genova città. L’inflow di questo temporale sferzava con forza, piccole nubi a bass quota condensavano di fronte a me confluendo dentro il temporale nel giro di pochi minuti.

Il temporale ormai regredito a semplice rovescio, scaricherà circa 30mm di pioggia nel tardo pomeriggio-sera, esaurendosi nel capoluogo.



 

 

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ago 242006
 
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Io e l’amico di caccia Daniele Laiosa decidiamo di tentare un’uscita sulla val Padana nel pomeriggio di giovedì 24 agosto. Una veloce saccatura transita da ovest verso est determinando un calo abbastanza deciso del geopotenziale proprio per il pomeriggio-sera.

Verso la seconda metà del pomeriggio decidiamo di provare l’uscita, ci incontriamo all’uscita del casello di Genova est, imbocchiamo la a7 in direzione Milano. Una volta svalicati nella bassa val Padana ci fermiamo in un autogrill per scambiare due parole con un Andrea Music prima di lanciarci nell’inseguimento di una supercella che si formerà di li a poco verso l’Emilia Romagna.

Intravvisto l’updraft decidiamo così di muoverci velocemente verso est proseguendo lungo la a1 verso Piacenza-Parma. Quando ormai è quasi l’ora del tramonto ci fermiamo vicino Fidenza per fotografare l’immenso updraft di una probabile supercella in azione nel modenese. Proprio in quel momento diversi altri cumuli con rotazione si sviluppano anche ad ovest della nostra posizione evidenziando sin da subito una base rotonda e compatta.

Purtroppo questi promettenti cumuli non saranno in grado di regalare ulteriori temporali.



Luca Ronca ha fotografato dal modenese la base della supercella con il suo mesociclone.

Questa è una sua fotografia:

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lug 282006
 

Dopo una mattinata afosa ed un pomeriggio con atmosfera progressivamente più grigia e fosca, poco prima delle 19 un velocissimo fronte temporalesco falcia la città di Genova da ovest verso est. L’elevato calore presente, associato a valori di CAPE sino a 2000kj/m2 porterà alla formazione di una intensa squall line in veloce progressione da ovest verso est.

Il passaggio del temporale sarà accompagnato da grandine e forte attività elettrica. Dopo il suo passaggio l’aria risulterà ripulita dall’umidità e l’atmosfera relativamente più fresca.





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lug 072006
 
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In un contesto puramente estivo, nel corso di giovedì 6 luglio un piccolo ma insidioso cavo d’onda porterà alla formazione di un intenso temporale. Il temporale organizzato a squall-line transiterà sul capoluogo ligure portando delle intense ma veloci precipitazioni in marcia da ovest verso est. La formazione di questo intenso temporale sarà possibile grazie alla grande quantità di energia accumulata dal sistema mare – aria dopo oltre un mese di intenso irraggiamento solare con un’area di alta pressione africana in gran forma.

Rappresenterà la prima battuta d’arresto di una stagione estiva che risulterà molto instabile, con un avvio precoce ed un termine altrettanto precoce.

Il giorno successivo, venerdì 7 luglio, strascichi di instabilità in sede post frontale organizzeranno un nuovo spettacolare temporale sulla periferia nord-est della città, attaccato ai rilievi dell’Appennino.

La presenza alle quote superiori di una moderata ventilazione settentrionale trascinerà questo temporale sin verso la costa con alcuni rovesci che investiranno i quartieri est cittadini e la riviera levantina tra pomeriggio e sera.

SINOTTICA IN BREVE:  il giorno 6 luglio un piccolo ma insidioso cavo d’onda riuscirà a portare su Genova un forte temporale da ovest verso est. Alla quota di 500hpa l’ondulazione associata al cavo d’onda appare piuttosto pronunciata e la sua provenienza è prettamente occidentale. L’ondulazione viaggerà in seno ad uno spiccato movimento zonale che trascinerà velocemente l’asse di saccatura verso il settentrione italiano comportando un intenso peggioramento del tempo.

 

Carta del tempo modello Bolam relativa al 6 luglio. La carta mostra la vistosa presenza di un cavo d’onda a 500hpa in transito sul nord Italia. Il cavo d’onda contiene al suo interno aria leggermente più fresca che ha fornito l’input necessario alla genesi di intensa convezione.

Un forte vento di inflow sul golfo ligure di levante regalerà linfa vitale al temporale che investirà il settore centrale della regione nella seconda metà del pomeriggio.

Al livello del suolo il passaggio del cavo d’onda determina l’ingresso irruento di una ventilazione occidentale che va in convergenza marcata con lo scirocco. Il vento di libeccio investirà prima i settori liguri di ponente mentre sul levante la ventilazione sciroccale resisterà sino all’ultimo. A determinare la rotazione del vento al suolo con associato calo termico, sarà proprio il temporale.

Alla quota di 700hpa è ben visibile il calo della temperatura associato all’ingresso del cavo d’onda a partire dalle regioni nord-occidentali.

L’immagine satellitare nel campo del visibile nel pomeriggio del 6 luglio evidenzia la presenza di due grossi cluster temporaleschi:
- il primo tra la provincia di Pavia e la provincia di Milano.
- il secondo in azione sulla provincia di Genova.

La convergenza molto marcata al livello del suolo è resa ancor più evidente dalla scansione del radar ARPAL che mostra l’intenso cluster temporalesco in piena azione sul golfo di fronte il capoluogo ligure.

Fotografie 7 luglio 2006:

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