Tesko

mag 102012
 
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Un temporale con una pronunciata shelf cloud fotografata il 10 maggio 2012 in South Dakota, vicino la località di Gettysburg. La sinottica e il livello di CAPE presenti quel giorno non erano particolarmente entusiasmanti. La formazione di un minimo di bassa pressione al suolo nel South Dakota occidentale ha favorito il richiamo di aria più umida da sud.

Nel frattempo un fronte polare scendeva di gran carriera da nord-ovest introducendo aria molto fredda sin nel cuore delle Plains. Il minimo di CAPE presente durante il pomeriggio precedente l’arrivo del fronte freddo ha innescato alcuni spettacolari temporali.

Il wind-shear non ha permesso la formazione di supercelle, la genesi dei temporali è stata quindi lineare e senza particolari pretese. Inoltre la scarsa umidità presente ha impedito la formazione di cumulonembi con forti precipitazioni e con quote di condensazione troppo basse.

La shelf più spettacolare ha preso forma poco prima del tramonto regalando una suggestiva colorazione del cielo. Durante l’ora del tramonto la shelf ha iniziato a perdere forma senza più conservare la stessa compattezza. Il fronte di outlflow invadeva gradualmente la parte avanzante del temporale provocandone il dissolvimento.

La dissoluzione della shelf associata a delle isolate precipitazioni in aria secca regala colorazioni spettacolari del cielo proprio per l’orario del tramonto.

 

 



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mag 062012
 
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La giornata di caccia inizia la mattina presto quando dal Nebraska dobbiamo portarci rapidamente verso sud sino ad Emporia, in Kansas. Le prime celle dovrebbero svilupparsi lungo il fronte freddo in marcia verso sud. Il fronte di aria fredda è molto vasto e scende velocemente dagli stati del nord, Nebraska, South Dakota, Nord Dakota sin verso il Kansas e l’Oklahoma.

Il limite tra l’aria fredda che si dipana velocemente verso sud è ben individuato dal radar con una vistosa boundary che compariva nella riflettività. La boundary rallenterà bruscamente solo dalla seconda metà del pomeriggio.

Dopo diverse ore di estenuante attesa i primi temporali si innescano nel pomeriggio-sera mostrandosi inizialmente poco convinti ma delineando un fronte di cumulonembi in accrescimento. Decidiamo di inseguire il temporale più meridionale della linea che accennava una rotazione al radar.

Alla fine dei conti la giornata di caccia si rivelerà del tutto marginale riguardo l’intensità delle celle. Tuttavia l’ora del tramonto ed una certa rotazione mesociclonica dei temporali con basi nette e qualche marcata clear shot renderanno i temporali molto scenografici.

Facciamo alcuni stop per fotografare il cielo reso estremamente contrastato dalla linea di cumulonembi che ci sta sorpassando. Ad ovest della linea l’aria secca e fredda rende l’atmosfera chiara e luminosa. Volgendo lo sguardo più ad est il cielo appare scuro e tormentato.

Il primo stop avviene nei pressi di alcuni campi con grossi silos apparentemente abbandonati, il secondo stop avviene dopo aver percorso qualche miglia ad est dopo il primo, nel tentativo di restare il più possibile davanti la linea di cumulonembi in sviluppo.

Superata l’ora del tramonto i temporali perderanno ogni accenno di organizzazione in supercella degenerando in una lunga linea di cumulonembi organizzati a squall line che avanzava velocemente verso est.

 

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mag 042012
 
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La mattina del 4 maggio alcuni intensi temporali interesseranno il South Dakota portando molte precipitazioni. Gli outflow di queste celle temporalesche si spingeranno molto a sud innescando la formazione di diversi temporali. Inizialmente l’outflow viaggiando molto veloce verso sud “tagliava le gambe” ai moti convettivi all’interno dei temporali da lui stesso generati, impedendo alle singole celle temporalesche di sopravvivere nel tempo.

Ci spingiamo molto a sud cercando sempre di restare davanti al fronte di outflow per osservare le nuove celle che si formavano continuamente. Verso la seconda metà del pomeriggio e la prima parte della serata, l’outflow boundary rallenta finalmente la sua corsa permettendo ai nuovi temporali di sopravvivere.

Le celle si muoveranno molto lentamente assumendo in breve tempo una forma spettacolare.

La prima supercella, squarciata di sovente da fulmini nube – terra produrrà un brevissimo “rope” tornado. Successivamente andrà indebolendosi, dissolvendosi gradualmente.

Poco ad ovest un secondo ben più promettente temporale inizia a formarsi mostrando subito una spiccata forma supercellulare. Attendiamo  che esso si avvicini fotografando la supercella nelle fasi iniziali di formazione. Una volta vicini al mesociclone percorreremo alcune miglia verso sud passando per strade piuttosto tortuose e non molto veloci. Fotograferemo il mesociclone da posizione ravvicinata ed infine decideremo di scappare verso est non appena l’RFD con forti precipitazioni al seguito, si muoverà velocemente verso est minacciando di investirci.

Percorse una decina di miglia verso est lungo una statale più veloce, la forma della supercella si staglierà maestosa davanti a noi. La supercella nel frattempo si sarà già trasformata in “outflow dominated”, intense precipitazioni cadono ora anche all’interno dell’updraft sancendo il definitivo passaggio a supercella HP. (hig precipitation)

L’ora del tramonto renderà i colori di questo temporale incredibilmente spettacolari.

Alla sera e nella prima parte della notte andranno formandosi altri temporali supercellulari con numerose fulminazioni al loro interno.

 

 Prima supercella:

 

Seconda supercella:

 

Dentro l’RFD:

 

Supercella HP al tramonto:

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mag 032012
 
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La giornata inizia con un gran caldo ed i cumuli che faticano a salire a causa di una forte inversione termica presente a media quota. Durante la notte alcuni estesi temporali hanno interessato il Nebraska orientale ed i relativi outflow delle celle senescenti tendono a spingersi verso ovest andando a scalzare l’aria caldo-umida presente sulla parte occidentale del Nebraska.

Già dal primo pomeriggio numerosi cumuli si solleveranno nella zona di contatto tra l’outflow fresco che avanzava lentamente verso ovest e l’aria umida preesistente. L’atmosfera è molto cappata ed i cumuli faticano molto a salire rompendo lo strato di aria calda. Il nostro gruppo assieme ad altri cacciatori americani attenderà diverse la nascita dei temporali.

Alcuni updraft si spingono in alto a sufficienza da riuscire a ghiacciare in parte, i tentativi però falliscono miseramente senza generare nulla organizzato.

Verso le sei del pomeriggio la situazione inizia a cambiare, alcuni updraft si spingono in modo più convinto verso l’alto, a tratti qualche scarica elettrica si attiva all’interno delle nubi, l’attività elettrica dura qualche minuto e si interrompe bruscamente qualche attimo dopo. Il tappo di aria calda in quota verrà definitivamente eroso solo verso sera, quando un cumulonembo riuscirà a sfondare l’inversione permanentemente generando un temporale duraturo ad ovest della nostra posizione.

Inizialmente il temporale si presenterà poco organizzato senza alcuna rotazione dell’updraft. Gradualmente però le precipitazioni tenderanno a staccarsi dalla base del cumulonembo isolandosi sulla destra del sistema. All’ora del tramonto il sistema acquisterà finalmente una certa rotazione divenendo supercella.

Attendiamo la supercella fermi nello stesso punto, osserviamo e fotografiamo la sua base che lentamente si avvicina a noi, immortalando la wall cloud all’ora del tramonto. Una volta che il mesociclone si trova praticamente di fianco la nostra posizione decidiamo di muoverci qualche miglio verso est tentando ancora qualche scatto anche dopo l’ora del tramonto.

All’ora di buio il temporale perderà la sua struttura supercellulare allontanandosi verso est. Sempre alta rimarrà l’attività elettrica con un vistoso updraft pieno di fulmini al suo interno.

Sviluppo della supercella:

 

Supercella al tramonto – fulmini notturni:

 

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apr 302012
 
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La convezione inizia già dalla prima metà del pomeriggio nella zona della Texas Panhandle.  La giornata si presenta ben soleggiata ed il colore del cielo è di un azzurro intenso.  Nulla lascerebbe presagire quello che di li a poco si svilupperà in questa zona del Texas.

I primi temporali si formano nel pomeriggio presto nella zona di Amarillo presentandosi ancora disorganizzati.  Gli updraft del cumulonembi attraversano fasi in cui sembrano più vitali ad altre in cui appaiono morenti. Decidiamo di avvicinarci ad un gruppo di celle poco ad ovest di Canyon  per seguirli nella loro evoluzione.

Vicini alla base del cumulonembo ne ammiriamo i fantastici updraft che si rinnovano di continuo nella parte sinistra della parete. La base dei cumulonembi inizialmente è piuttosto alta denunciando ancora uno scarso apporto di aria umida da sud-est. I temporali sono previsti svilupparsi al confine sulla dry-line che, occupando già gli stati del Colorado ed il New Messico, tende a premere ulteriormente verso est, spingendosi sin verso la Texas Panhandle e la borderline tra Oklahoma e Colorado.

Col passare dei minuti i temporali che abbiamo deciso di seguire tendono ad intensificarsi e si spostano lentamente verso est. Decidiamo anche noi di muoverci verso est, attraversiamo la cittadina di Canyon ed il temporale alle nostre spalle si ingrossa notevolmente iniziando ad acquistare rotazione.

Una volta oltrepassata la cittadina effettueremo diverse soste per ammirare lo splendido temporale che si costruisce davanti a noi. Inizialmente si trattava di una supercella “hig based” con quota di condensazione molto alta. Il temporale viaggiava molto lento ed avevamo tutto il tempo di seguirlo con calma.

Nel frattempo che noi siamo impegnati a seguire sempre la stessa cella, altri temporali si formano in zona. I cumulonembi muovendosi verso est tendevano ad entrare in una zona con aria più umida e maggiore richiamo da sud-est. Questo ha permesso ai temporali presenti di intensificarsi notevolmente verso la serata.

Il nostro temporale dopo aver superato la fase “hig based” di metà pomeriggio, cresce di dimensioni e la rotazione ciclonica si fa molto più vistosa. Poco prima del tramonto e sin verso le ore della serata la supercella darà il meglio di se aspirando a tratti un forte ed umido vento di inflow.

La supercella risulterà ciclica, alternando fasi di grande attività con vistosa rotazione a fasi di apparente stanca perdendo parzialmente la sua forma.

La giornata si concluderà in nottata quando i poderosi downdraft all’interno del temporale avranno la meglio sugli updraft. La supercella si trasformerà in una grossa shelf cloud che viaggerà molto veloce verso est. Il gust front rafficato davanti alla shelf sarà così potente da sollevare molta terra dal suolo, risucchiarla in alto facendola “fondere” assieme alla base della nube a mensola.

Supercella Hig Based:

 

Avvicinamento del mesociclone:

 

Supercella al tramonto:

 

Alla notte…

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apr 292012
 
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Dopo aver passato la notte in Texas decidiamo di risalire verso nord su di un target previsto nel pomeriggio in Colorado. La situazione sinottica non era delle più entusiasmanti. Una blanda convergenza era prevista in giornata sul Colorado meridionale in grado di innescare (forse) alcuni temporali. Il livello di energia disponibile alla convezione non era eccellente, tuttavia l’altitudine media della pianura nel Colorado, posta tra 1500 e 2000 metri favorisce solitamente l’innesco di temporali anche con livelli di energia potenziale (CAPE) non entusiasmanti.

Decidiamo così di raggiungere la località di Campo osservando alcuni cumulonembi con quota di condensazione molto alta svilupparsi poco a nord della nostra posizione. In poco tempo una nuova base più convinta ha preso forma lungo il panorama ovest muovendosi velocemente verso di noi.

Una grossa shelf prendeva piede investendo il territorio da ovest verso est portando con se venti forti e freschi di outflow qualche chilometro al di fuori della cella. Decidiamo così di mantenerci davanti al fronte di avanzata della shelf cloud riprendendone le varie fasi. Mancando in quella zona vere e proprie strade asfaltate decidiamo di muoverci verso est costeggiando le strade che separano i diversi campi l’uno dall’altro, quasi tutte sterrate.

Il forte conflitto tra l’inflow presente poco più ad est e l’outflow che tendeva ad invaderne lo spazio vitale, ha dato vita ad una fantastica turbolenza dell’aria negli strati prossimi al suolo.

Un numero incredibile di gust-tornado hanno preso consistenza nella strada sterrata di fronte a noi. L’arrivo irruento del vento di outflow su di una nuova zona sollevava molta polvere dal terreno creando delle vere e proprie “nuvole” di pulviscolo sottile che talvolta giungevano sino alla base delle nubi!

Abbiamo seguito continuamente delle strade sterrate direzione est sino a quando la shelf cloud ha conservato una forma spettacolare. Con l’arrivo del tardo pomeriggio la struttura del temporale ha iniziato a perdere consistenza e con esso anche gli spettacolari, turbinanti polveroni sollevati dal terreno. Raggiungiamo così una strada asfaltata ed aspettiamo che il fronte di outflow e relative precipitazioni ci investano.

 

 

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