Situazione sinottica: sono un punto di vista strettamente barico, questa giornata ha presentato delle caratteristiche molto peculiari, assai simili all’estate. Questo tipo di contrasti sono stati garantiti dall’ingresso molto deciso e convinto di una insidiosa figura di bassa pressione che dai settori settentrionali europei si è portata di gran carriera verso l’Italia settentrionale, portando un vero e proprio “shock” termico. Il calo della temperatura alla quota di 500hpa (circa 5500 metri) è stato infatti estremamente rapido, ma a contribuire alla formazione di temporali dalla genesi terrestre così tardivi non ci ha pensato solo il freddo in quota, l’arrivo dell’aria fredda ha infatti presentato una brusca rotazione del vento sui medi e bassi livelli atmosferici da nord-ovest, determinando l’attivazione precoce del Favonio a partire dai settori occidentali piemontesi, all’interno di un’area occupata da aria decisamente più umida. La coesistenza di questi due fattori è stata all’origine della formazione di una attiva linea di cumulonembi, seguiti a ruota dall’avanzare del sereno a partire dai settori alpini e prealpini occidentali. L’ampia shelf cloud generatasi nella parte avanzante del sistema temporalesco ha così presentato una colorazione rosata, aggiungendo se possibile ancora maggiore spettacolarità ad un fenomeno quanto mai raro ed imprevedibile quando ormai si entra nel cuore vero e proprio dell’autunno. Durante la serata l’ingresso prepotente del vento da nord nei bassi strati atmosferici, è stato accompagnato da un vero e proprio “collasso” termico, i valori di temperatura si sono così portati sotto i 10 gradi sulle aree di Valpadana, raggiungendo picchi vicini allo zero entro la notte successiva, venerdì 11 ottobre.
Report di caccia: In questa giornata il gruppo si ritroverà attorno alle 15.00 nel vercellese per attendere lo sviluppo dei temporali nelle ore successive. La situazione di partenza non era certo esaltante, l’atmosfera presentava quella tipica foschia incollata al suolo, caratteristica dell’autunno e della stagione ormai avanzata, nonostante la temperatura al suolo sfiorasse i 18 gradi. L’ingresso dell’aria fredda in quota ha movimentato la situazione con gran rapidità, stravolgendola nel giro di poche decine di minuti. Diversi temporali sono andati generandosi poco prima del tramonto lungo i settori alpini e prealpini, spingendosi entro breve tempo sulla pianura occidentale, formando una linea. Nessuna rotazione degli updraft e quindi nessuna supercella, tuttavia assisteremo alla formazione di una shelf-cloud estremamente pronunciata, rara persino da osservare nel pieno dell’estate e caratterizzata da una colorazione retrostante giallastra o rosata, illuminata dalla luce ormai tenue del crepuscolo.