lug 232010
 
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Situazione sinottica:

Dopo un periodo abbastanza lungo dominato dall’anticiclone, una veloce saccatura accompagnata da un vivace getto alle quote superiori transiterà sul settentrione proprio nelle ore più calde del giorno provocando la formazione di violenti temporali associati ad un generale ricambio d’aria.

In realtà un primo modestissimo passaggio era già avvenuto il 17 luglio ma senza provocare particolari rimescolamenti d’aria. Questa seconda e più decisa ondulazione sfrutterà così il massimo potenziale energetico padano portando alla genesi di alcuni fenomeni di ragguardevole intensità.

L’ingresso del lato ascendente della saccatura avverrà nel pomeriggio, accompagnata da un notevole getto a 300 hpa con una velocità di circa 40 nodi.

L’aria fredda entrerà in modo più massiccio sulla val Padana solo a partire dalla sera con una isoterma di -14 a 500hpa pronta ad invadere la pianura partendo dalle Alpi occidentali.

I temporali più intensi avverranno prevalentemente in sede prefrontale ed avranno caratteristiche supercellulari.  Tra tardo pomeriggio e serata ci saranno degli ulteriori fenomeni temporaleschi in sede di fronte freddo, meno intensi ed organizzati in modo lineare. Questi temporali saranno seguiti da un rapido miglioramento del tempo e dall’ingresso di ventilazione favonica.

 

Getto a 300hpa previsto dal modello LAMMA per le 15UTC. (17.00 locale) Forte Jet Stream sul lato ascendente della saccatura.

Ingresso dell’aria fredda a 500hpa per le ore 15.00UTC. (17.00 ora locale)

Previsione vento ed umidità 700hpa prevista alle 18.00UTC. (20.00 ora locale) Verso il pomeriggio-sera il tempo migliorerà definitivamente a partire dal Piemonte. Il modello LAMMA Toscana inidividua con sufficiente precisione l’entrata dell’aria più secca a partire dalle Alpi occidentali.


Il primo temporale della giornata (forse il più intenso) è stato seguito per quasi tutto il suo percorso dal Radar di Teolo. Il temporale è stato di natura supercellulare per buona parte del suo ciclo vitale mentre solo quando si è avvicinato alle coste dell’Adriatico è andato linearizzandosi perdendo rotazione.

Si contano almeno due occlusioni mesocicloniche ed un persistente inflow notch a testimoniare l’intensità del fenomeno. Il sistema convettivo è nato sul piacentino ed ha percorso tutta la pianura verso est arrivando nel giro di un paio d’ore sino al mar Adriatico sospinto da un forte getto a 300 e 500hpa.



L’intenso temporale visto dal satellite visibile una volta raggiunto l’alto Adriatico ed il veneziano.

Fotografie di Roberto Gaianigo:



Resoconto di caccia:

La giornata del 23 luglio risulterà una delle più intense del 2010. In tarda mattinata mi ritrovo assieme ad altri stormchasers del Piemonte all’uscita di Vercelli est per stabilire quale target seguire nel pomeriggio. L’Italia ed il Mediterraneo giungevano da un periodo di oltre 3 settimane in cui l’alta pressione aveva dominato la scena in modo assoluto e totalitario. Ingente era la quantità di calore e di energia accumulati nella piana padana durante le lunghe giornate estive di luglio.

Nel corso della giornata era prevista transitare sul nord un veloce cavo d’onda associato a forte getto a media quota. Il potenziale energetico era estremamente elevato e c’era necessità di stabilire quanto meglio possibile il target da seguire per la giornata. Il dubbio era decidere se rimanere nel vercellese ad attendere la convezione, oppure giocarsi la carta della Lombardia orientale e del Veneto, dove il potenziale termodinamico era sicuramente maggiore. Ci attardiamo più di quanto dovuto a Vercelli est quando un temporale si innesca già attorno l’una del pomeriggio nei dintorni di Piacenza.

Dall’immagine radar il temporale diventa fondoscala in pochi scatti ed inizia ad acquistare una forma uncinata. Senza troppi  indugi partiamo con l’inseguimento muovendoci velocemente in direzione sud percorrendo tutta la a26 sino ad Alessandria. Imbocchiamo poi la Torino – Piacenza direzione Piacenza mentre osserviamo il temporale che nel frattempo è cresciuto sino a divenire supercella muovendosi verso nord-est. Superata Piacenza ed ormai in provincia di Mantova abbiamo la pessima idea di abbandonare l’autostrada percorrendo le statali dove però la marcia procede molto più lentamente.

Purtroppo la supercella nata in contesto prefrontale risulterà velocissima nello spostarsi verso est. Una volta raggiunta l’autostrada a4 in direzione Venezia le auto sono incolonnate e mi impediscono di raggiungere il temporale che sta scappando via velocemente. Nel frattempo essendo solo con la mia macchina, ho perso di vista il gruppo di stormchasers piemontesi ed abbandono l’obbiettivo di questa prima supercella.

Un pò sconfortato riprendo così la marcia verso Genova percorrendo la a4 in direzione Milano. Il passaggio della prima supercella si è lasciata un vuoto di umidità ed il cielo appariva scarico e quasi privo di nubi. Questa fase è durata più o meno un’oretta prima che da ovest si facesse avanti un secondo maestoso cumulonembo!

Recuperate in parte le speranze, questa volta mi trovavo direttamente con il fronte avanzante del temporale davanti a me in direzione ovest. Una volta vicino alla base tra Bergamo e Brescia esco dall’autostrada e cerco velocemente un campo aperto per fare qualche foto ad una magnifica supercella davanti a me.

Ho intercettato il temporale nel momento in cui da supercella evolveva in una grossa shelf che avanzava molto velocemente verso est. In pochi minuti il fronte del temporale mi sorpassa e sopraggiungono pioggia forte e gran vento con ulteriore sensibile calo della temperatura sin sotto i 20 gradi.

Gli stormchasers piemontesi sono rimasti più a est rispetto la mia posizione ed hanno fotografato il temporale con una magnifica shelf al tramonto.

Nel mio tragitto verso casa mi fermo ancora una volta lungo la a7 direzione Genova fotografando i cumulonembi illuminati dal tramonto mentre si allontanano verso est.

La prima supercella in veloce allontanamento verso est, fotografata lungo l’autostrada a4.

Violento updraft e knuckles della seconda supercella vicino Bergamo.

Veloce espansione dell’incudine.

Base della supercella.

I temporali da fronte freddo sul capoluogo milanese fotografati dall’oltrepò pavese sotto atmosfera limpida e slavata dall’ingresso favonico.

Tesko

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