
Il 10 luglio 2011 una saccatura in graduale riassorbimento, collocata tra Francia e penisola Iberica, garantisce ancora un residuo getto a 500hpa in grado di garantire la formazione di temporali ad Updraft inclinato che possibilità che gli stessi evolvano poi in supercelle.
Nel tardo pomeriggio va definendosi una convergenza nella zona compresa tra Casale Monferrato e vercellese. Questa convergenza consentirà nelle ore successive, la formazione di una supercella classica come da manuale.
Al radar il temporale mostrerà tutte le formazioni tipiche delle supercelle più organizzate, fenomeni relativamente comuni negli Stati Uniti, non altrettanto si può dire per quanto riguarda i fenomeni convettivi che coinvolgono il nostro paese.

La saccatura presente in territorio francese trasporta sin sul nord Italia un residuo flusso di venti sud-occidentali a media quota.
Animazione radar Arpal che mostra l’evoluzione della supercella durante il pomeriggio del 10 luglio 2011:

Da questo fermo immagine si può notare una particolarità piuttosto rara nelle supercelle nostrane. La presenza del V-Notch, una sorta di “vuoto” precipitativo che si crea dietro l’updraft nella zona occupata dall’incudine. Questa particolare forma delle precipitazioni al radar è provocata dall’estrema intensità dell’updraft del temporale.

Questa giornata di caccia è stata una sorpresa sia per me, che per diversi cacciatori presenti a spasso per il Piemonte nel pomeriggio del 10 luglio. La giornata era trascorsa abbastanza calda e senza fenomeni convettivi particolarmente vigorosi. Nel primo pomeriggio gli unici temporali era possibile ritrovarli nelle località alpine e prealpine, senza particolare enfasi per i fenomeni ad essi correlati.
Resoconto di caccia:
Decido di partire nel primo pomeriggio per assicurarmi di essere presente sin dalle prime fasi di innesco convettivo. Giunto in val Padana mi rendo conto ben presto di essere in anticipo di diverse ore.
Dopo alcune ore di attesa inizia a farsi tardi. Erano quasi le 17.30 e mi trovavo fermo in una piazzola di sosta lungo la Torino-Piacenza direzione Piacenza. Ero abbastanza sconsolato perche davo per scontato che questa uscita non sarebbe andata a buon fine, visto l’orario ormai tardo e la pressochè inesistente traccia di attività convettiva. Verso le 18.00 la situazione bruscamente cambia! Da Nord-Ovest, verso l’alto Piemonte compare dalla foschia un updraft piuttosto “aggressivo” che spinge verso l’alto con tutta la sua forza, generando qualche knukles.
Questa novità cattura subito la mia attenzione. Tuttavia almeno in un primo momento avevo pensato si trattasse del solito temporale prealpino più vigoroso rispetto agli altri. Mi sono soffermato ad osservarlo per qualche minuto notando come esso stesse crescendo continuamente senza accennare placarsi.
Nonostante fossi sull’Autostrada già in direzione Genova, presi la decisione di provare a raggiungerlo, ben consapevole del rischio ancora non tramontato, che si trattasse di una grossa bufala!
Riprendo la marcia uscendo a Serravalle, facendo dietrofront, riprendo l’autostrada in senso opposto, direzione Torino proseguendo poi verso Nord, direzione Casale-Vercelli.
Il temporale nel frattempo cresce parecchio e scende velocemente verso la pianura. Il cumulonembo ben presto supera la propria fase di “calvus” trasformandosi in “capillatus incus“. Giunto ormai in prossimità di Casale Monferrato Nord, l’Incudine mi sovrasta e si distingue nitidamente la base, sferzata dalle precipitazioni qualche chilometro ad Ovest della mia posizione.
Decido quindi di uscire a Casale Monferrato Nord per osservare la supercella che lentamente si muove verso Sud-Est, avvicinandosi alla mia postazione.
L’amico di caccia Alessandro Piazza era molto vicino al mesociclone nel suo momento di massimo splendore. Ha ripreso da vicino la base della supercella regalando una panoramica spettacolare di questo temporale.
Propongo qui di seguito alcune sue fotografie della stessa supercella da posizione ravvicinata.