lug 292013
 
copertina10

Situazione sinottica:

In questa giornata un attivo e penetrante cavo d’onda attraverserà l’Italia settentrionale generando condizioni ideali per intensa convezione. Questa piccola ma insidiosa figura di bassa pressione andrà separando l’anticiclone afro-mediterraneo dalla rimonta dell’anticiclone delle Azzorre che in seguito distenderà la propria influenza sino al Mediterraneo centrale. A precedere l’ingresso del cavo d’onda, una attiva ventilazione sud-orientale al livello del suolo andrà creando le condizioni ideali alla creazione di elevato shear di basso livello, con la possibilità di avere supercelle con forte rotazione sino alle bassissime quote atmosferiche.

L’arrivo del cavo d’onda sulla Valpadana verrà preceduto da diverse giornate di intenso irraggiamento solare, una condizione oltremodo agevolata dalla presenza di un cuneo anticiclonico di origine afro-mediterranea, in grado di innalzare notevolmente alcuni parametri temporaleschi fondamentali. Il passaggio del cavo d’onda provocherà una brusca rotazione dei venti a 500hpa da sud ad ovest, innescando convezione improvvisa e violenta.

La sequenza degli eventi che hanno caratterizzato questa giornata è stata la rapida sovrapposizione di due sistemi frontali completamente diversi tra loro. L’avvicinamento del cavo d’onda ha determinato la formazione di un attivo fronte caldo che durante la mattinata ha portato rovesci e temporali sparsi. (qualcuno anche intenso) L’arrivo del pomeriggio in coincidenza con la brusca rotazione del getto a 500hpa dai quadranti occidentali, è stato caratterizzato dal rapido allontanamento delle nubi e delle precipitazioni legate al fronte caldo che si sono portate verso il Veneto ed il Friuli. Un breve quanto effimero miglioramento del tempo fatto di ampie schiarite soleggiate caratterizzerà il tempo del primissimo pomeriggio su Piemonte e Lombardia, seguito a ruota dalla rapida crescita di cumulonembi legati all’ingresso del fronte freddo.

Riteniamo che i temporali della mattinata, alcuni dei quali dotati di notevoli downburst che hanno divelto alberi, abbiano contribuito alla parziale dissipazione delle reali potenzialità energetiche che hanno caratterizzato questa giornata.

collage gfs

La sequenza di ingresso e transito del cavo d’onda visto dal modello americano GFS.

collage gfs-ncep

Scendendo maggiormente nel dettaglio proponiamo la sequenza di ingresso e transito del cavo d’onda visto dal modello GFS-NCEP

venti 925hpa

I venti presenti alla quota di 925hpa attorno le ore centrali del 29 luglio. La presenza di una vivace ventilazione orientale a cavallo tra Piemonte e Lombardia è stato il deterrente fondamentale alla formazione della supercella tornadica di Busto Arsizio e Cislago, nonchè dell’importante tornado che ha sconvolto l’hinterland milanese

La vistosa presenza di una ventilazione orientale concentrata tra Piemonte orientale e Lombardia agevolerà la formazione di una vera e propria linea di supercelle, con almeno 4-5 cluster supercellari. Oltre alle prime due supercelle di Cislago, è stata segnalata una supercella anche nel vercellese, nelle colline del Monferrato e sul milanese. Nel complesso i temporali che sono riusciti a dare origine a tornado sono state la supercella di Cislago e quella del milanese. Una evidente funnel cloud è stata segnalata anche sotto la supercella del Monferrato, fortunatamente senza conseguenze.

Giornata di caccia:

Siccome i primi temporali erano previsti interessare la Valpadana sin dalla prima mattinata su domenica, decidiamo di partire già nel pomeriggio di sabato per passare una notte in Motel poco distanti da Novara, in modo tale da trovarci vicini al target di caccia del giorno successivo. La mattinata di domenica 29 decidiamo di svegliarci molto presto, incontrandoci con la Valentina Abinanti vicino Novara alle 07.00. Decidiamo di restare un pò in zona per osservare la linea di temporali che si avvicina velocemente dal Piemonte. I temporali del mattino risulteranno inseriti in un contesto di fronte caldo piuttosto attivo, all’interno del tappeto di nubi a media quota erano infatti inseriti alcuni intensi cumulonembi che con i loro downburst arrecheranno alcuni danni tra Novara e l’ovest di Milano.

Decidiamo di inseguire la linea di temporali sino a Bergamo realizzando la totale inconsistenza delle nubi associate al fronte caldo. Dopo una breve consultazione, decidiamo di tornare indietro verso Milano, sostando 10 minuti su una piazzola di sosta. Abbiamo da poco superato mezzogiorno e le nubi stratificate legate al fronte caldo si allontanano molto rapidamente verso il Veneto, liberando il Piemonte e la Lombardia dalle nubi più consistenti, sperimentando così il rapido sopraggiungere di alcune ampie schiarite. L’ingresso del fronte freddo risulterà molto rapido ed incisivo, nel giro di pochissimi minuti alcune importanti torri convettive faranno capolino sull’orizzonte ovest, presentandosi sin da subito molto attive nel loro processo di risalita ed espansione. Decidiamo così di lanciarci all’inseguimento della prima futura supercella che avrebbe preso vita poco a sud-ovest di Busto Arsizio.

Una volta giunti in prossimità di un campo, l’attività cumuliforme sta attraversando una fase momentanea di stanca in cui i cumulonembi sembrano attenuarsi sino a dissolversi del tutto. Decisi a non demordere, ci soffermiamo ad osservare ancora i residui addensamenti cumuliformi poco ad ovest della nostra posizione, i quali avevano completamente perso ogni traccia di forma ed organizzazione. Nel giro di poco però, la base di un cumulo poco a sud-ovest di Busto, inizia a distaccarsi dalle altre nubi acquistando una forma sempre più rotondeggiante. Il cumulo si ingrandisce e quando ormai è quasi prossimo alla nostra posizione, inizia ad acquistare una rotazione evidente, accompagnata da una vivace attività elettrica intranube. Nel tentativo di restare sempre davanti al temporale, riprenderemo la marcia percorrendo strade statali in direzione nord-est.

La supercella nel giro di poche decine di minuti raggiungerà dimensioni ragguardevoli, presentando una base larga ed assai turbolenta. Il touch down del tornado avverrà pochi chilometri a nord di Cislago (VA) momento in cui la forma del temporale diventerà assolutamente spettacolare, con una evidente clear slot illuminata dal sole retrostante e dal colore verdastro della grandine, il mesociclone risulterà altrettanto spettacolare, caratterizzato da una imponente e grossa wall cloud protesa sino al suolo. Negli attimi del tornado la rotazione della supercella era impressionante, la wall cloud ruotava visibilmente anche ad occhio nudo e senza bisogno di alcun timelapse.

Una volta passato il momento di massima intensità della prima supercella, un secondo temporale supercellare corrispondente ad una supercella HP (Hig Precipitation) prenderà vita poco ad ovest di Cislago, muovendosi velocemente verso la nostra direzione. La seconda supercella durerà poco tempo, diventando in pochi minuti “outflow dominated” con un muro verdastro di grandine in veloce progressione da ovest verso est. La parte finale della caccia ci porterà ad inseguire tra tardo pomeriggio e serata la veloce progressione dei temporali dalla Lombardia occidentale sin verso il Veneto. Tenteremo di intercettare la supercella che ha dato origine al secondo tornado di Trezzo, con scarsi risultati per via del traffico intenso. Termineremo la nostra corsa verso est giunti nel veronese, fotografando una spettacolare shelf cloud in veloce progressione verso il Veneto orientale ed il Friuli.

 Sviluppo della supercella:

1

Tornado al suolo:  

2

Supercella HP:

3

Shelf veronese:

4

 

Tesko

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