mag 232011
 
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Nel pomeriggio ci troviamo ad attendere l’innesco della convezione a Kingfisher, cittadina qualche decina di miglia a nord-ovest di Oklahoma City. Nel pomeriggio alcuni temporali supercellulari dovrebbero svilupparsi lungo la convergenza con la dry line.

Le prime celle si formano dopo metà pomeriggio senza presentare nessuna particolare forma od organizzazione. I temporali inoltre sembrano fondersi l’un l’altro andando a formare una grossa linea che lentamente avanza verso est.

Decidiamo quindi di spostarci più a sud dove l’inversione termica in quota è più forte ed i temporali si presentano più isolati. Ciascun cumulonembo è distante alcune decine di miglia da quello successivo ed i temporali hanno così possibilità di crescere potendo evolvere più facilmente in supercelle.

Al radar abbiamo due celle isolate che tentano di svilupparsi. Quella più a nord muore in poco tempo mentre quella più a sud pare organizzarsi. Raggiungiamo la cella più a sud e la forma avvitata del mesociclone è ben visibile anche da alcune miglia di distanza.

Dopo aver percorso ancora qualche miglio verso sud, prendiamo la prima strada asfaltata che ci porta verso ovest e ci avviciniamo alla supercella. Un forte vento di inflow entra dentro il mesociclone facendoci per un attimo ben sperare.

Purtroppo l’updraft di questo temporale non riuscirà a sopravvivere, sopraffatto dal pesante CAP presente a media quota. Il temporale che inizialmente aveva una bella forma, si dissolverà nel giro di poco tempo.

Ci muoviamo nuovamente verso nord dove la cella più meridionale della linea pareva staccarsi dalle altre acquistando decisa rotazione. Una volta giunti vicino al temporale una maestosa wall-cloud si sta avvitando sotto la base del temporale!

Nel momento in cui l’RFD del temporale si è avvolto attorno al mesociclone il WX segnerà shear a fondoscala. In questa fase la wall-cloud si abbasserà decisamente sin verso il suolo tradendo una possibile circolazione tornadica!

Altri cacciatori in zona hanno segnalato la presenza del vortice al suolo per circa un minuto, un minuto e mezzo.

Una volta superata la sua fase “parossistica” il mesociclone della supercella andrà in occlusione completa.  Siamo ormai all’imbrunire, il temporale attenuando la rotazione formerà una grossa shelf cloud carica di pioggia al seguito.

Per evitare di essere investiti dalle precipitazioni che corrono velocissime verso di noi, siamo costretti a scappare velocemente verso est tenendoci sempre davanti al fronte.

Prima supercella:

Seconda supercella:

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mag 222011
 
212

Durante il primo pomeriggio arriviamo ad Independence per attendere che la convezione si inneschi nelle ore successive. Arrivati nella cittadina restiamo stupiti dalle condizioni atmosferiche estremamente afose presenti in quel momento su quell’area. Il termometro era di poco sopra i trenta gradi ma la quantità di umidità era insopportabile, si sudava a star fermi!

Parecchi cumuli affollano il cielo già dal primissimo pomeriggio ed i primi temporali non tarderanno ad arrivare. Aria relativamente più fresca e secca avanza lentamente da nord-ovest verso sud-est andando ad impattare contro l’aria caldissima e molto afosa presente in quel momento sul bordo orientale dell’Oklahoma al confine col Missouri.

Giusto il tempo di mangiare qualcosa ad un Mc.Donalds e la convezione si innesca prepotentemente lungo la linea di cumuli poco a nord della nostra posizione. Decidiamo così di muoverci verso nord e poi verso est per intercettare il temporale in coda ad una linea che prendeva rapidamente consistenza. L’aria molto umida consentiva ai temporali di crescere in tempi estremamente brevi. Nel giro di pochi scatti dal radar tutti i temporali sono già a fondoscala senza inizialmente presentare una grossa organizzazione.

Dopo esserci portati davanti al fronte di avanzata principale osserviamo il giovane cumulonembo crescere con una maestosa shelf cloud verso di noi. Il colore del cielo dietro la shelf era verdastro, impressionante era l’attività elettrica. Una incredibile quantità di fulmini positivi scoccavano all’esterno del temporale vero e proprio, cadendo dall’incudine dello stesso a molta distanza dalla zona dell’updraft.

Mentre osserviamo il temporale avvicinarsi verso di noi su di una strada sterrata, inizia ad innescarsi una certa rotazione della struttura. La shelf sul bordo avanzante del cumulonembo si avvicina rapida verso di noi, decidiamo quindi di muoverci verso est per restare sempre davanti al temporale.

Varcheremo ben presto il confine dell’Oklahoma e ci porteremo sul Missouri. Il temporale inizialmente era abbastanza isolato dagli altri, dalla seconda metà del pomeriggio però, i suoi venti di outflow innescheranno rapidamente altre celle temporalesche più ad est e più a sud direttamente alimentate da aria caldissima e afosa.

Mentre andiamo verso sud, inizialmente senza avere un’idea precisa di che temporale seguire, una wall-cloud di un giovanissimo temporale verso ovest prende consistenza. Ci fermiamo a scattare alcune fotografie. La wall si avvicina a noi in pochi istanti e dalla base della stessa un grosso funnel si protende verso il suolo proprio mentre ci sta sorpassando sovrastandoci!

Un momento di sgomento generale da parte di tutti noi, il vento misurato dalla Davis nel tetto dell’auto arriva a toccare la raffica massima di 145km/h provenendo da direzioni diverse. Prima caldo da sud, in seguito da ovest e da nord, fortissimo e fresco! Decidiamo di scappare continuando a percorrere la strada verso sud per portarci distanti dalla circolazione di venti al di sotto della wall-cloud!

Posizionati in un punto più tranquillo poco più avanti, la wall-cloud in pochi minuti è diventata enorme e la quota di condensazione è estremamente bassa! Si muove velocemente verso est ingrandendosi sempre più. Numerosi temporali con associati forti precipitazioni si formano verso sud investendoci. Dal radar osserviamo il temporale con la wall-cloud che ci aveva sorpassati poco prima che mostra segni di una forte rotazione. L’effetto di risucchio della wall-cloud è così potente da trascinarsi dietro anche tutti gli altri piccoli temporali attorno ad essa!

Decidiamo di puntare dritti verso questo temporale arrivando sino a tre miglia di distanza dalla città di Joplin. La pioggia cade forte ed intensa, alcune macchine della polizia e lo sheriffo impediscono di percorrere la strada per raggiungere la città. Di fronte a noi ripetuti fulmini nube terra cadono tutti assieme in un punto preciso del terreno segnalando in quel punto la presenza di un fortissimo tornado EF5 al suolo!

Cerchiamo di raggiungere il temporale passando per strade diverse con scarsi risultati. Dopo poche decine di minuti apprendiamo che un fortissimo tornado si è abbattuto nella città di Joplin radendola quasi completamente al suolo! Decidiamo quindi di avvicinarci alla città una volta che il pericoloso tornado si è dissolto ed il tempo migliorato.

Nel tentativo di avvicinarci alla città diverse strade sono interdette o bloccate, sino a quando sotto indicazione di alcune persone li in zona veniamo indirizzati verso un percorso che in modo un pò tortuoso ci porta proprio nella zona più colpita dal vortice. Lo scenario davanti agli occhi è di pura desolazione e distruzione. E’ stato qualcosa di impressionante e terrificante che non auguro a nessuno di vedere nella sua vita!

Tutte le abitazioni sono completamente rase al suolo, gli alberi sono ridotti a dei moncherini, defogliati e distrutti completamente, solo i tronchi principali hanno resistito al vento, trattenuti al suolo dalle radici ma completamente senza corteccia.  Per il resto domina la desolazione più pura, il tornado è passato sopra la città da un’oretta e la gente è indaffarata a cercare i superstiti al di sotto delle macerie. Io personalmente come appassionato di temporali mi sono sentito “di troppo” in un contesto ed in una situazione di questo genere.

Ho effettuato solo pochi scatti perche non me la sono sentita di andare in giro a fotografare le tragedie altrui con il distacco di stare a guardare un disastro di queste proporzioni dietro il freddo mirino di un obbiettivo. Abbiamo setacciato qualche abitazione cercando di aiutare i superstiti a ritrovare i loro cari sotto le macerie ma ho avuto paura di non sapere cosa ci avrei trovato. Una volta raggiunta una piccola collinetta “spazzolata” dai venti del tornado, davanti a noi un palazzo sta andando in fiamme, una colonna di fumo si leva verso il cielo. Alcuni ragazzi in bicicletta ci segnalano che il palazzo in fiamme è in realtà l’ospedale di Joplin anch’esso gravemente danneggiato. Mentre ormai sta arrivando sera e il cielo comincia ad imbrunire ci avviciniamo all’edificio.

E’ ormai buio quando siamo arrivati di fronte all’ospedale, impietriti dall’agghiacciante cimitero di auto spappolate davanti a noi. Diverse decine di automobili sono state accatastate dal tornado contro il muro antecedente la struttura. Una grossa piazza di fronte all’edificio risulta completamente disseminata di brandelli di motore! L’odore della benzina è insopportabile. Le automobili sono state sollevate dal suolo, impilate e compresse come fossero giocattoli lego! L’edificio dell’ospedale presentava tutte le finestre e le porte spaccate e ribaltate per terra. L’intonaco era stato scrostato e l’edificio risultava puntellato con danni diffusi provocati dall’impatto dei detriti all’interno del vortice.

Shoccati riprendiamo così il percorso del ritorno alloggiando in un motel li vicino.

 



 

 

Come ulteriore testimonianza del rovinoso tornado che si è abbattuto in questa tranquilla cittadina del midwest ho deciso di pubblicare anche il racconto della Valentina Abinanti mia compagna di viaggio durante la mia esperienza a cacciare temporali e tornado negli Stati Uniti.

“Nel primo pomeriggio arriviamo in zona Indipendence, Kansas, dove già una gran quantità di cumuli sono presenti. Dopo poca attesa iniziano a svilupparsi i primi temporali, di cui uno proprio di fianco alla nostra posizione. lo intercettiamo poco a NE di Cherryvale, Ks, quando ancora non mostra segni di rotazione. C’è un’umidità altissima e il temporale genera un gran numero di fulmini nube-terra. Dopo poco al radar ci sono i primi segni di rotazione. Dalla nostra posizione riusciamo a scorgere la shelf cloud sul bordo avanzante, quindi è necessario riposizionarsi per portarci sotto al mesociclone per individuare un eventuale tornado. Arrivati in zona wall cloud, la supercella non sembra particolarmente organizzata, nè ha una forte rotazione. Nei minuti successivi, diverse celle nascono sul bordo meridionale della supercella stessa, accendendo rovesci tutt’intorno all’area di rotazione della supercella principale. Inaspettatamente, quando sembrava indebolirsi, mi pare di scorgere una nuova area di rotazione di fianco alla strada e in pochi minuti assistiamo alla formazione di una wall cloud, praticamente di fianco a noi. Ci fermiamo appena più avanti.

Nel momento in cui scendiamo dall’auto abbiamo l’area di rotazione con la wall cloud alla nostra destra. Velocemente la nube a muro transita sulla nostra testa attraversando la strada. In questo momento si genera un funnel molto pronunciato ed il vento aumenta improvvisamente: raffiche fortissime prima da sinistra, poi da destra, prima più calde, poi più fredde. Il vento prima ci spinge verso la strada e poi nuovamente indietro. In questo istante è difficile muoversi, anzi probabilmente avremmo perso l’equilbrio se l’avessimo fatto. Appena la wall con il funnel transitano nel campo di fianco, saliamo in auto e la nostra stazione meteorologica ha registrato una raffica max di 145 km/h. Al suolo quindi probabilmente vi era stata una prima circolazione tornadica. Ripartiamo per seguire la wall cloud. Lungo la strada siamo dentro alle precipitazioni delle nuove piccole celle dietro all’uncino. Il numero di fulmini davanti a noi aumenta drasticamente e al radar vediamo una rotazione molto forte ed un uncino estremamente pronunciato. E’ probabile che vi sia un tornado davanti a noi, a circa 3 km, nascosto dalla pioggia. Nei pressi di Galena, Missouri, la nostra strada è bloccata da una decina di auto incolonnate per paura della grandine. Quella era l’unica strada percorribile per seguire il temporale.

Forzatamente dobbiamo proseguire verso sud, anzichè verso est, allontanadoci dal temporale. Intanto leggiamo su facebook notizie da altri cacciatori che sono riusciti ad arrivare oltre, a Joplin. Roger Hill, cacciatore estremamente esperto che da anni gestisce un tour, dice di aver vissuto l’esperienza più spaventosa della sua vita. Improvvisamente di fianco all’unica strada percorribile, totalmente in mezzo alla pioggia, sono iniziati diversi power flash, cioè saltavano tutti i tralicci della corrente elettrica. Aveva un enorme tornado di fianco e non c’erano strade per scappare. Un altro cacciatore scrive di camion rovesciati lungo la strada. Altri parlano di Joplin distrutta. Decidiamo di raggiungere subito la città, per prestare eventuale soccorso.

Appena arrivati, la strada principale è bloccata, allora chiediamo ad uno sceriffo dove si trovi la zona più colpita. La raggiungiamo così tramite vie secondarie. Una volta arrivati lo scenario è desolante. Non appena scesi dall’auto 2 ragazzi si avvicinano dicendoci di aver trovato una donna sotto le macerie e di chiamare il 911. Chiamiamo ma le linee sono intasate. Niko prosegue casa per casa cercando eventuali feriti. Io sinceramente non me la sento di entrare perchè non so cosa potrei trovare. Vedo 2 donne che piangono e scavano tra le macerie; ad un certo punto qualcosa sotto si muove ed estraggono il loro cane, sotto shock, ma sano e salvo. Si abbracciano e lo stringono in una coperta. Altri 3-4 cani, camminano nei vialetti delle case, smarriti e totalmente spaesati…cercano i loro padroni e non li trovano,  non riconoscono più dove sono, perchè la casa non c’è più. Altre persone ci chiedono se stanno arrivando altri temporali, se avevamo visto il tornado. In tutto questo sinceramente trovavo di cattivo gusto e fuori luogo fare foto e/o inquadrare le persone nei video, ma guardandomi intorno c’erano diverse persone che lo facevano. Ricordo le parole del nostro amico cacciatore Allan Detrich, che aveva documentato il passaggio di un tornado in una cittadina in Illinois. Gli avevamo chiesto se non venisse vista come una mancanza di rispetto fare foto e video subito dopo un tornado, ma anzi ci diceva che è normale, non è un problema, è routine per loro, anche dopo questi disastri…è una cultura veramente molto lontana dalla nostra. Faccio qualche video e foto per documentare, ma preferisco comunque non inquadrare chi ha perso tutto. Arrivano 2 ragazzi in bici che ci dicono che quella laggiù era la loro scuola, ed è totalmente distrutta. In fondo all’orizzonte si vede un incendio ed una lunga colonna di fumo. Ci dicono che è l’ospedale. Andiamo in quella zona quando ormai è notte. Mentre camminiamo nelle case si vedono le torce di chi cerca amici e familiari. Tra le luci delle ambulanze, dei lampeggianti e degli elicotteri scorgiamo decine di auto accartocciate e impilate come giocattoli nel parcheggio dell’ospedale. Ormai è tardi e dobbiamo allontanarci.

Non era una giornata in cui ci si aspettava un EF4-EF5. Le sirene sono suonate 20 minuti prima, ma questo non è stato sufficiente ad evitare i più di 100 morti che vi sono stati. Personalmente, questo è un giorno che mi ricorderò a lungo. Camminare nella distruzione più totale e vedere senza mezzi termini, senza filtri, non appena accaduto, ciò che può fare un tornado violento, è davvero disarmante. Ti senti assolutamente insignificante.
Un pensiero va a tutti quelli che non ci sono più e che hanno perso parenti e loro cari.”

Ritorneremo a visitare Joplin la scorsa primavera dopo circa un anno di distanza dal disastro. Sebbene siano ancora ben evidenti le aree della città dove è transitato il tornado, dominate ancora ora da un grande vuoto, la città ha saputo riprendersi velocemente. Molte case erano già state ricostruite, molte altre erano in costruzione nel momento in cui siamo passati. Una volta giunti in prossimità dell’ospedale siamo rimasti stupiti dalla presenza dell’edificio, ancora in attesa di essere demolito. Poco lontano è stata costruita una fontana con una grossa targa. Nella targa sono stati scritti i nomi di tutte le persone decedute a causa di questo tornado.

Con 162 morti, il tornado di Joplin si annovera tra i più distruttivi e mortali eventi vorticosi che abbiamo mai sconvolto il suolo degli Stati Uniti. Per risalire ad un evento tornadico altrettanto distrastroso bisogna infatti andare a ritroso nel tempo sino agli anni 50.


Links utili: http://www.tornadoseeker.com/ di Valentina Abinanti

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mag 212011
 
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Dopo aver passato la notte a Wichita in Kansas, decidiamo di muoverci verso est in direzione di Emporia. Gli aggiornamenti per questa giornata danno solo un leggero rischio di sviluppo tornado, il setup della giornata nel complesso era definibile come marginale con temporali generici che solo occasionalmente potevano organizzarsi in supercelle.

Attorno a metà pomeriggio da Emporia osserviamo la linea di cumuli verso ovest che tende a spostarsi lentamente verso est, crescendo. Quando i cumuli si sono avvicinati alla nostra posizione decidiamo di spostarci ancora verso nord sino a raggiungere Council Grove.

Arrivati in prossimità di grossi campi appena al di fuori della cittadina attendiamo che il fronte cumuliforme in arrivo da ovest ci sorpassi allontanandosi verso est. I cumuli tentano ora di rompere l’inversione trasformandosi in cumulonembi.

La linea di cumuli inizialmente composta da elementi molto piccoli e poco sviluppati verticalmente, inizieranno a crescere velocemente diventando ben presto cumulonembi maturi. La linea di cumuli congesti e cumulonembi in fase di pieno sviluppo si allontana sempre verso est velocemente. Decidiamo così di inseguirla per vedere cosa succede.

Inizialmente i cumulonembi erano organizzati come multicelle e quindi non presentavano alcuna rotazione.

Procedendo verso est, poco prima di arrivare a Topeka il complesso sistema convettivo, una multicella composta da tre updraft distinti inizia a mostrare segni di maggiore organizzazione. Le relative basi dei due updraft più a nord scompaiono sotto intense precipitazioni mentre solo quella più a sud sopravvive staccandosi dalla pioggia e divenendo sempre più definita.

Posizionandoci in un buon punto di osservazione appena al di fuori della città assistiamo ad uno stupendo spettacolo con la formazione di una supercella definita e scolpita!

Quando la base del temporale era ancora lontana inizialmente la supercella presentava solo un accenno di rotazione. In pochi minuti però, mentre il temporale si avvicinava la forma striata del mesociclone si è resa sempre più evidente sino ad assumere una forma e dei colori impressionanti!

La rotazione del mesociclone era molto accentuata e diversi funnel hanno tentato di svilupparsi al sotto della sua base. Durante questa fase è stata segnalata per breve tempo la presenza di una circolazione tornadica al suolo.

Quando la base della supercella era molto vicina alla nostra posizione decidiamo di “scappare” da una potenziale situazione pericolosa per portarci verso est!

Attraversiamo la città di Topeka. Quando eravamo in mezzo alle case un vistosissimo funnel si protende molto verso il suolo facendoci pensare allo sviluppo imminente di un tornado! Appena superate le case ci fermiamo sul primo campo disponibile per osservare l’incredibile rotazione della wall-cloud sotto la base della supercella.

Il temporale si muoveva abbastanza rapidamente verso nord-est, così ritorniamo subito in auto e continuiamo ad inseguirlo. Siamo costretti ad attraversare una zona con scarsa visibilità. Occorre attraversare un torrente attraverso una strada che per qualche miglio aveva scarsa visibilità dovuta ad alberi.

Purtroppo in questa fase un breve touch down tornadico verrà segnalato da parte della nostra supercella poco distante! Non scoraggiati superiamo il fiume, gli alberi diminuiscono e la visibilità ritorna buona. Percorriamo rapidamente una strada che andava verso nord mentre le sirene di allarme suonavano all’impazzata!  La supercella sta in questo momento trasformando la sua struttura.

Il mesociclone che sino a quel momento si era presentato privo di precipitazioni sotto di esso, inizia a riempirsi di grandine e pioggia! La supercella diventa quindi outflow dominated passando ad una struttura simile ad una HP supercell. (hig precipitation) Una grossa shelf cloud si sviluppa tutta attorno ad essa e prende piede!

Decidiamo di allontanarci velocemente per evitare di essere investiti dalle precipitazioni, imbocchiamo così la prima strada disponibile per andare verso est e scampiamo alle forti precipitazioni che inglobano il paesaggio dietro di noi.

Una volta giunti in posizione di sicurezza la nostra supercella finalmente si attenua, ormai è l’imbrunire ma una seconda supercella si intensifica velocemente poco più ad ovest. Attendiamo il suo avvicinamento in cima ad un dosso erboso. Quando la struttura è abbastanza vicina decidiamo di seguirla nel suo spostamento. Percorriamo ancora strada verso est e poi nuovamente verso nord.

Questo secondo temporale ci porterà a cacciare sino nei dintorni di Kansas City   dove purtroppo il paesaggio ritorna nuovamente dominato da alberi e boschi che impediscono una corretta visione del cielo. Troviamo comunque ancora occasioni per scattare qualche foto. Facciamo uno stop dapprima in una stazione di servizio e dopo poco tempo al bordo strada in un punto come meno alberi e visibilità più ampia.

Nel frattempo che noi ci siamo impegnati a fare qualche scatto alla seconda ben più modesta supercella notturna, un vero e proprio treno di temporali supercellulari si è sviluppato a sud-ovest di Kansas City. In Particolare in temporale nelle vicinanze di Reading presentava al radar una rotazione molto importante con una forte uncinata.

Decidiamo così nel pieno della notte di muoverci verso la città di Reading a circa una cinquantina di miglia di noi. Alcuni stormchasers avevano segnalato tornado in quella zona, successivamente catalogato EF3. Arrivati a Reading troviamo le principali arterie stradali intasate da polizia e sheriffi. L’accesso al centro abitato era già interdetto. Abbiamo provato a chiedere se c’era bisogno del nostro aiuto per prestare soccorso alle persone colpite senza ricevere permesso.

Decidiamo quindi di passare la notte in un motel in zona.

La formazione della supercella:

L’avvicinamento della supercella:

Sotto il mesociclone:

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mag 202011
 
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Alcuni modesti temporali si sviluppano nel pomeriggio sul Kansas. La zona più interessata dai temporali risulterà nei dintorni di Pratt, area nella quale diverse celle temporalesche si formeranno già da metà pomeriggio nella zona di convergenza tra aria umida in arrivo da est e la dry line che occupa il Kansas occidentale.

Esisteva solo una modesta probabilità di supercelle ed infatti i temporali nel pomeriggio e poi in serata hanno accennato solo una blanda rotazione degli updraft. I bassi valori di umidità relativa che accompagnavano i fenomeni temporaleschi e l’arrivo del tramonto regaleranno incredibili  colorazioni del cielo. Per mezz’ora buona da pochi attimi prima del tramonto sino all’imbrunire il cielo e le nubi mostreranno le colorazioni più bizzarre e disparate, sempre di un tono acceso.

Un fantastico tramonto temporalesco nelle Plains!

Il primo temporale pomeridiano:

 

Temporali alla sera:

 

Shelf al tramonto:

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mag 112011
 
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Nel pomeriggio ci spostiamo verso Scott City rimanendo nella zona dove è previsto il punto triplo, cioè la convergenza formata dallo scontro tra fronte freddo-fronte caldo-dry line. Sino alla giornata precedente lo Storm Prediction Center aveva diramato un “moderate risk” per tornado e fenomeni violenti nel Kansas.

Purtroppo alcuni temporali avvenuti nel corso della stessa mattinata hanno consumato parte dell’energia presente con dei grossi MCS che la mattina coprivano gran parte del Kansas con clima grigio e freddo.

Nel pomeriggio è ritornato il sole e la temperatura è risalita sino a livelli accettabili ma a quel punto buona parte del potenziale era già consumato. Gli aggiornamenti dell’SPC nel giorno stesso di caccia sono stati eloquenti a tal proposito, declassando un “moderate risk” ad uno “slight”.

Nonostante queste premesse la convezione riuscirà ugualmente ad innescarsi durante il pomeriggio formando alcuni temporali.

Le prime celle si formeranno a nord di Colby solo nel tardo pomeriggio, dopo le 18.

Una debole supercella si sviluppa poco a nord-est lungo una strada che costeggia il temporale da sud a nord. Le celle si muovono abbastanza velocemente verso nord ed in poco tempo il temporale si allontana dalla nostra posizione mostrando il suo spettacolare updraft.

Decidiamo in seguito di muoverci verso est andando ad intercettare un altro temporale presente più avanti. I parametri di shear non erano particolarmente brillanti ed i cumulonembi nonostante fossero maturi non riuscivano ad acquistare una rotazione decisa. Ci avviciniamo al secondo temporale che ormai il sole sta tramontando e siamo all’imbrunire.

Fotografiamo lo spettacolare updraft con la base del cumulonembo stirati dal vento mentre si allontanano velocemente verso nord.

Temporali pomeriggio:

 

Temporali sera:

 

 

 

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mag 092011
 
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Alcune fotografie scattate tra la sera e la notte del 9 maggio 2011 al confine col South Dakota e lo Yoming. Dopo un pomeriggio passato nella vana attesa che si potesse innescare della convezione, alcuni temporali molto elettrici si svilupperanno solo dalle ore del tramonto in avanti.

Prenderà forma una supercella solo ad orario molto tardo, con una base quasi totalmente nascosta da nubi basse provocate dall’intenso inflow caldo umido innescato dallo stesso temporale.

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